20 Mag 2001

2001 ORESTE FERRARI

La Commissione preposta all’assegnazione del XII Premio Giuseppe Livio Borghese ad un autore italiano ha prescelto all’unanimità il Prof. Oreste Ferrari. Con questa designazione la Commissione composta da Manlio Barberito, Didier Bodart, Niccolò Del Re, Cesare D’Onofrio, Arnold Esch, Christoph Frommel, Laura Gigli, Renato Lefevre, Claudio Quarantotto, presieduta da Umberto Mariotti Bianchi, ha voluto premiare la sua lunga attività nel campo della storia dell’arte. Il romano Oreste Ferrari ha diviso la sua lunga e intensa attività scientifica fra Roma e Napoli, fra il Ministero dove costituì e diresse l’Ufficio Centrale del Catalogo e l’Università, dove ha insegnato Storia dell’Arte medioevale e moderna, fra l’arte tardogotica e quella moderna, passando attraverso l’arte barocca, dove più intensa ha finito con l’essere la sua presenza. A Napoli egli ha dedicato la sua grande monografia del 1966 su Luca Giordano (in collaborazione con Giuseppe Scavezzi) un tema ripreso con la presidenza del Comitato per la mostra di quest’anno. A Roma il ricco volume del 1999 su “Le sculture del Seicento a Roma” (in collaborazione con Serenita Papaldo). Ideale ponte per la mostra (1957) delle “Vedute napoletane della collezione Lemmermann” la raccolta di dipinti del Romanista scomparso e creatore della nota Fondazione. Accademico dei Lincei e Socio Cultore dell’Accademia di San Luca, Oreste Ferrari è vanto della cultura romana.