2005 EMILIO RODRIGUEZ ALMEIDA
La Giuria del XLI (41°) Premio Daria Borghese, dedicato ad un autore straniero composta da Manlio Barberito, Didier Bodart, Arnold Esch, Christoph Frommel, Laura Gigli, Bruno Luiselli, Antonio Martini, Claudio Quarantotto, Romolo Augusto Staccioli, presieduta da Filippo Delpino, ha deliberato all’unanimità di assegnare il premio a Emilio Rodriguez Almeida Al centro degli interessi di E. Rodrìguez Almeida – la cui vasta produzione scientifica spazia dalla filologia, all’epigrafia, alla topografia, alla storia economica e sociale – è Roma, tra repubblica ed impero. Fondamentali in particolare i suoi contributi sulla Forma Urbis, la grande pianta marmorea di Roma antica esposta in età severiana su una parete del Templum Pacis. A questo documento di importanza capitale per gli studi di topografia romana e ad altre testimonianze dello stesso genere, Rodrìguez Almeida ha dedicato numerose indagini culminate nelle due monografie Forma Urbis Marmorea. Aggiornamento generale (Roma 1980-1981) e Formae Urbis Antiquae. Le mappe marmoree di Roma tra la Repubblica e Settimio Severo (Roma 2002). Di grande rilievo sono inoltre gli studi di Rodrìguez Almeida sul Monte Testaccio, sulla produzione di anfore, sul commercio dell’olio, tra i quali si segnalano in particolare le due monografie Il Monte Testaccio. Ambiente, storia, materiali (Roma 1984) e, in collaborazione con J. Remesal Rodrìguez, Excavaciones arquèologicas en el Monte Testaccio (Madrid 1994). Con questi ed altri studi (tra cui quelli dedicati al suo conterraneo Marziale) E. Rodrìguez Almeida ha dato un contributo di grande importanza alle conoscenze su Roma antica, sulla sua topografia e storia economico-sociale in particolare, acquisendo un particolare titolo di benemerenza nei confronti dell’Urbe.