1971 SALVATORE REBECCHINI
La Commissione dei Romanisti incaricata di selezionare le opere su Roma pubblicate nel 1970 per assegnare l’annuale Premio “DARIA BORGHESE”, ha prescelto all’unanimità il volume “Giuseppe Gioacchino Belli e le sue dimore” di Salvatore Rebecchini, edito dai fratelli Palombi. La Giuria presieduta da Ceccarius e composta da Emma Amadei, Deoclecio Redig de Campos, Cesare D’Onofrio, Wolf Giusti, Luigi Salerno, ha riconosciuto il particolare interesse per Roma emerso dal tema trattato nell’opera di Salvatore Rebecchini ed ha altresì riscontrato, nell’appassionata e paziente ricerca dell’Autore, un aspetto nuovo dell’attività culturale e accademica del grande Poeta romano. Inoltre la Commissione ha voluto premiare l’attività tutta di Salvatore Rebecchini che, “romano de Roma” e fecondo romanista, oratore e scrittore, Sindaco dell’Urbe nei travagliati anni del dopoguerra, ha dedicato a Roma tutta la sua esistenza. Presidente dell’Unione Ingegneri e Architetti, Presidente dell’Ente Fiera di Roma e del Rotary Club, Salvatore Rebecchini ha assolto e assolve alle sue molteplici attività con giovanile entusiasmo e con il suo intramontabile, brillante sorriso “romano”. Artena – Palazzo Borghese Sabato 19 giugno 1971