02 Mag 2011

2011 UMBERTO MARIOTTI BIANCHI

La Giuria del XXII (22°) premio Livio Giuseppe Borghese dedicato ad un autore italiano e composta da Didier Bodart, Arnold Esch, Christoph Frommel, Laura Gigli, Bruno Luiselli, Antonio Martini, Jean-Claude Maire Vigueur, Claudio Quarantotto, Romolo Augusto Staccioli, Maria Teresa Russo Bonadonna, presieduta da Laura Gigli, ha deliberato all’unanimità  di assegnare il premio a Umberto Mariotti Bianchi.

Il Premio Borghese assegnato a Umberto Mariotti Bianchi deve intendersi come un riconoscimento alla sua attività costantemente svolta nel segno della gratuità della cultura nella duplice forma di impegno ad approfondire aspetti particolari della storia di Roma, e contribuire all’incremento e alla diffusione degli studi sulle cose romane.

Come studioso di Roma, appaiono particolarmente preziosi i suoi contributi rivolti ad illustrarne gli aspetti meno noti e più trascurati, soprattutto nell’ambito della storia industriale romana, come le pagine dedicate alle attività legate al Tevere, dai mulini disseminati lungo le sponde del tratto urbano del fiume al servizio di rimorchio dei battelli che lo risalivano da Fiumicino a Ripetta e oltre; o anche, in un ambito e in un’ottica del tutto diversi, quelle nelle quali ricostruisce le vicende attraverso cui si svilupparono le norme che regolarono attraverso i secoli il diritto di proprietà di volta in volta riconosciuto e negato agli Ebrei: e la eterogeneità degli argomenti sottolinea la costante e assoluta indipendenza di questi studi da ogni sollecitazione o interesse afferente all’ambito professionale.

Altrettanto prezioso e proficuo il suo impegno come promotore e divulgatore degli studi su Roma,  che da anni si avvalgono della sua amplissima e profonda conoscenza della storia cittadina, del suo rigore metodologico, e della sua non improvvisata competenza: un complesso di fattori che Mariotti mette ogni anno puntualmente a disposizione del Gruppo dei Romanisti per la preparazione della loro Strenna, luogo tradizionalmente offerto all’incontro delle diverse energie individualmente e indipendentemente operanti all’illustrazione della città.